IDENTITÁ MULTIPLE

IDENTITÁ MULTIPLE

a cura di GAL – Gallerie d’Arte di Lugano

Asilo Ciani, Lugano
Opening 16 maggio, ore 18.00-20.30
17 – 19 maggio 2024

A cura di GAL – Gallerie d’Arte di Lugano

Dopo il successo della prima esposizione organizzata da GAL nel 2023, l’associazione dei galleristi diLugano torna negli spazi dell’Asilo Ciani proponendo una mostra dedicata alla tematica dell’identità. 

GAL è la prima associazione di categoria del territorio, fondata nel 2023, allo scopo di riunire le gallerie d’arte luganesi e promuoverle come elemento del tessuto culturale, prima che economico, della città, per mostrare come Lugano possa essere in grado di imporsi come meta intellettualmente stimolante. Oltre a vari eventi e conferenze che durante l’anno animano la vita culturale della città, la mostra “Identità Multiple” è il secondo grande evento espositivo organizzato dall’Associazione, che nel 2023 aveva presentato nella stessa location la collettiva “Sulla scultura: dal materiale all’immateriale”.

Le gallerie partecipanti a questa edizione, gran parte di quelle associate, sono Galleria Daniele Agostini, Buchmann Lugano, Cortesi Gallery, Studio Dabbeni, IMAGO Art Gallery, KROMYA Art Gallery, Galleria Allegra Ravizza, Repetto Gallery. Il progetto è realizzato con il partenariato della Città di Lugano, il sostegno di Lugano Region e il contributo di Ceresio Investors. 

I visitatori avranno la possibilità, tra l’altro, di conoscere meglio le attività e iniziative dell’associazione ProMuseo, che, invitata da GAL, sarà presente all’Asilo Ciani. ProMuseo, Associazione Amici Sostenitori del MASI, ha quale obiettivo quello di supportare il museo e arricchirne la collezione acquistando opere d’arte, le quali vanno a costituire un fondo messo a disposizione a tempo indeterminato. La presenza di ProMuseo segna quest’anno l’importante coinvolgimento nell’evento di GAL del mondo del collezionismo e del mecenatismo, elementi anch’essi di vitale importanza per l’ecosistema dell’arte contemporanea.

Dando voce alla società contemporanea che sempre più mira a combattere la categorizzazione e a liberarsi dalle etichette e dal conformismo, la mostra “Identità Multiple” mira ad essere un’indagine e un confronto storico-artistico sulle varie e diverse identità, sulle intelligenze creative, sulle coincidenze intellettuali e le equivalenze stilistiche che compongono il proprio sé o un collettivo. 

Senza alcuna limitazione nel medium e nella tecnica, la mostra analizzerà sia lo sviluppo identitario nella carriera di un singolo artista, sia personalità di generazioni storiche differenti che indagano il medesimo tema, sia molteplici identità che costituiscono un collettivo artistico. Saranno presentate opere diRegina Cassolo Bracchi, Maurizio Donzelli, Thomas Huber, Serena Maisto, Luca Marignoni, Tania Pistone, Mario Schifano, Gerda Steiner & Jörg LenzlingerSalmo Suyo e Nanda Vigo. 

“Identità multiple” sono anche quelle rappresentate dalle gallerie partecipanti, che – grazie alle individuali scelte espositive che rappresentano i loro differenti e variegati roster di artisti – propongono vari approcci al tema della mostra. 

“Le gallerie – dichiara Tecla Riva, presidente di GAL – svolgono certo un ruolo fondamentale nella commercializzazione delle opere d’arte, sostenendo gli artisti e facendosi garanti della qualità nei confronti dei collezionisti, ma sono anche importanti luoghi di produzione e promozione della cultura, in grado di contribuire ai processi che portano alla formazione dell’identità personale e collettiva. Dopo i positivi riscontri ottenuti lo scorso anno, abbiamo deciso di proporre una nuova mostra, che analizza questa volta il tema dell’identità, attraverso proposte appositamente selezionate da ogni galleria partecipante. Siamo in oltre molto lieti che ProMuseo abbia accolto la nostra proposta di essere presente a questa seconda edizione, portando con sè la tematica del collezionismo e dell’acquisizione di opere d’arte per le istituzioni pubbliche. Un ringraziamento particolare va ai partner e agli sponsor che hanno creduto nel progetto, consentendoci ancora una volta di proporre un’iniziativa di qualità, aperta e accessibile a tutti”.

Tra le gallerie che si sono concentrate nel mostrare il percorso individuale di un unico artista, due hanno deciso di concentrarsi su illustri esponenti dell’arte del Novecento: Repetto Gallery presenta una selezione di opere di Mario Schifano (Homs, Libia 1934 – Roma, 1998), considerato uno dei più celebri artisti italiani del secondo dopoguerra, con un percorso espositivo che si snoda dal grande classico Futurismo rivisitato (1972-1976), in cui utilizza mezzi innovativi come lo smalto e il plexiglas policromo, alla traiettoria frenetica di Biplano (1982): così la mostra esplora la pratica poliedrica di Mario Schifano e offre uno sguardo sulle complessità di questa figura radicale e carismatica. D’altro canto, Studio Dabbeni presenta studi e opere su carta di Regina Cassolo Bracchi(Mede, 1894 – Milano, 1974), unica scultrice donna del movimento Futurista e una delle personalità più rilevanti del panorama artistico del Novecento, che con la sua arte leggera e antiretorica formula un suo personale alfabeto, fatto di liriche astrazioni e sconfinamenti fra bi- e tridimensionale.

In un dialogo tra due identità distinte ma affini, Galleria Allegra Ravizza propone un confronto tra due Identità Artistiche di diversa generazione, accomunate dalla medesima forza espressiva e dallo stesso intento artistico: Nanda Vigo (Milano, 1936 – Milano, 2020) e Tania Pistone (Catania, 1969).

Sebbene concretamente lontane e diverse, entrambe le artiste mirano con la loro arte a proiettare lo spettatore in una dimensione “altra”: la prima infatti concepisce le proprie opere come forme e strutture in grado di attivare impulsi informativi che, attraverso la diffusione e l’immaterialità della luce, conducano lo spettatore a virare verso concetti e mondi distanti, intelligibili; la seconda invece, tramite l’impatto visivo del linguaggio e della scrittura, trasforma il segno grafico in un simbolo capace di proiettare il fruitore in una dimensione ulteriore, astratta ed emotiva.

Analogamente KROMYA Art Gallery mette in relazione le opere di Thomas Huber (Zurigo, 1955) con quelle di Luca Marignoni (Cles IT, 1989), proponendo una riflessione su luoghi e non luoghi, identità e alterità. Un dialogo tra gli spazi dipinti da Huber, potenzialmente reali, ma al contempo enigmatici e onirici, e gli spazi tridimensionali generati al contempo dalle opere di Marignoni, che interagiscono con la parete e l’ambiente circostante. Ne scaturisce un interessante parallelo analitico tra due pratiche artistiche all’apparenza agli antipodi, ma in realtà affini, tese ad andare oltre la superficie, della pittura o della materia, alla scoperta di un altrove poetico e visionario.

Presente anche l’importante tema dell’identità di genere attraverso i lavori di Salmo Suyo (Huancayo, 1989), esposti dalla Galleria Daniele Agostini, artista peruviano che attraverso il medium del disegno, della pittura e della scultura opera a favore di una riflessione circa i dibattiti attorno alla dissidenza sessuale e identitaria e al loro rapporto con l’etica e l’estetica dei corpi transgender. 

A sviluppare il percorso identitario del lavoro di un unico artista attraverso i diversi medium utilizzati sono anche Cortesi Gallery che propone un percorso dedicato a Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), e IMAGO Art Gallery, che espone lavori provenienti da diverse collezioni dell’artista svizzera Serena Maisto (Lugano, 1982). 

Attraverso le opere esposte, Donzelli esplora il delicato equilibrio tra la realtà tangibile, la percezione soggettiva e le interpretazioni artistiche. Il suo approccio creativo affonda le radici in profonde riflessioni filosofiche sulla percezione umana e su come i fenomeni visivi, come il colore e le immagini, plasmino la nostra visione del mondo. Le sue creazioni si sviluppano in cicli distinti, ognuno con una narrativa visiva unica e affascinante.

La ricerca di identità di Serena Maisto si sviluppa attraverso l’ispirazione ai suoi grandi maestri del passato: Pollock, Basquiat, Warhol. Con una significativa ricerca sulla tecnica, l’artista esplora la pittura nella serie Beyond Borders; la pittura su fotografia nella serie Basquiat and I: Into the present, nella quale l’artista dipinge le fotografie raffiguranti Basquiat scattate a New York negli anni ’80 da Edo Bertoglio; e l’intreccio nella serie De-Composition, dove Serena scompone ritratti di Warhol e Basquiat. 

La galleria Buchmann ha sviluppato il tema dell’identità attraverso i lavori degli artisti svizzeri Gerda Steiner (Ettiswil, 1967) & Jörg Lenzlinger (Uster, 1964).  La pratica artistica di questo duo, nato nel 1997, si distingue per la capacità di trasformare materiali comuni in opere d’arte straordinarie e suggestive. Attraverso l’uso di fiori artificiali, oggetti raccolti durante i loro viaggi intorno al mondo, materiali organici ed inorganici, gli artisti danno vita a composizioni che sfidano le convenzioni, invitando il visitatore a immergersi in un universo fantastico. 

Il capo Dicastero cultura sport ed eventi, Roberto Badaracco, ha ribadito l’importanza per la Città delle gallerie per un ecosistema dell’arte contemporanea forte: “Siamo molto lieti di poter nuovamente ospitare l’iniziativa di GAL negli spazi dell’Asilo Ciani. Le gallerie d’arte giocano un ruolo fondamentale nel sostenere e promuovere l’arte contemporanea, offrendo uno spazio fisico dove opere di grande qualità possono essere esposte e apprezzate dal pubblico. La nuova esposizione collettiva di GAL ribadisce e dimostra l’importanza delle gallerie quali attori non solo del mercato dell’arte ma anche quali mediatori culturali aperti, accoglienti e accessibili a tutti”.   

Anche il Direttore di Lugano Region, Massimo Boni, sostiene che sempre più le gallerie sono un luogo di interesse per i turisti appassionati d’arte e di collezionismo d’arte. Proprio in quest’ottica, continua la collaborazione di Lugano Region con GAL, sia in occasione delle mostre collettive come “Identità multiple” che nell’organizzazione delle “Art Galleries Walk”, appassionanti tour a data fissa o su richiesta alla scoperta delle gallerie d’arte di Lugano.  

Gratuita e accessibile al grande pubblico, sia ticinese che svizzero che internazionale, la mostra intende offrire attraverso la fruizione delle singole opere un percorso esperienziale stimolante e coinvolgente, in grado di sollecitare la curiosità e l’intelletto dello spettatore a interrogarsi e indagare le proprie multiple e svariate identità. 

Durante le giornate espositive è previsto un ricco programma di eventi e conferenze. 


IMPULSO PER UN VIAGGIO

Galleria Allegra Ravizza è lieta di presentare “Impulso per un Viaggio”, un confronto tra due Identità Artistiche di diversa generazione, accomunate dalla medesima forza espressiva e dallo stesso intento artistico: Nanda Vigo e Tania Pistone. 
Sebbene concretamente lontane e diverse, entrambe le artiste mirano con la loro arte a proiettare lo spettatore in una dimensione “altra”: la prima infatti concepisce le proprie opere come forme e strutture in grado di attivare impulsi informativi che, attraverso la diffusione e l’immaterialità della luce, conducano lo spettatore a virare verso concetti e mondi distanti, intelligibili; la seconda invece, tramite l’impatto visivo del linguaggio e della scrittura, trasforma il segno grafico in un simbolo capace di proiettare il fruitore in una dimensione ulteriore, astratta ed emotiva. 
Il Cronotopo di Nanda Vigo e le tele gremite di segni e scritte di Tania Pistone conducono ad un’esplorazione astratta della propria conoscenza, della propria memoria e del proprio subconscio. Le sculture di Nanda Vigo caratterizzate da un’estetica pulita e industriale, così come i disegni di cui ne sono una rappresentazione grafica, deformano lo spazio guidando lo spettatore in un viaggio nella totalità della propria memoria. Se nell’arte dell’artista milanese l’elemento onnipresente e imprescindibile è la luce, concepita come strumento unificante tra spazio/topos e tempo/cronos, nelle creazioni di Tania Pistone l’elemento principe è la scrittura demolita della propria funzione primaria ovvero la leggibilità. Su base monocroma, parole, aforismi e pensieri graficamente riconoscibili ma totalmente indecifrabili si alternano e stratificano sotto simboli ignoti generando un’intima narrazione del subconscio, diversa e personale per ogni individuo.