Proud to be a painter
Albert Pinya
Dal 5 al 31 luglio 2015
Inaugurazione: domenica 5 luglio 2015, ore 15
La Galleria Allegra Ravizza ospita la prima personale svizzera dell’artista spagnolo Albert Pinya. Il titolo della mostra “Proud to be a painter” è una dichiarazione d’intenti da parte dell’artista che si pone davanti ad uno dei grandi dibattiti dell’arte contemporanea: la morte della pittura. Lo scopo del progetto è proprio quello di rivendicarne il ruolo, come uno dei più importanti media di espressione attuale, in costante evoluzione e trasformazione. Per dimostrare questa teoria, Albert Pinya presenta due grandi installazioni che, partendo da una base pittorica, si sviluppano in una terza dimensione dando forma a quella che l’artista chiama “pittura installativa” o “pittura ibrida”. In questo senso la pittura, diventando quasi una scultura, diviene metafora della vita in costante mutazione. In questa mostra Pinya parla anche delle sue origini e della sua condizione di isolano, della geografia, dell’identità e del territorio in cui vive: l’isola di Maiorca. Questi temi saranno affrontati nel video che darà il benvenuto ai visitatori e nei tre quadri realizzati con la “tela de llengües” una tela tipica maiorchina. Tutta la mostra, che presenta unicamente opere inedite, è stata pensata appositamente per gli spazi della Galleria Allegra Ravizza.
Albert Pinya (Palma di Maiorca, 1985) è uno dei giovani artisti spagnoli più importanti a livello internazionale. Il suo lavoro è caratterizzato da una volontaria e ironica ingenuità che vuole scardinare le strutture perverse della realtà. Ha sviluppato rapidamente un proprio stile molto riconoscibile, nel quale applica rimandi alla cultura popolare, alla comicità, all’illustrazione, con un linguaggio estetico “infantile”. Negli ultimi anni ha partecipato a numerose mostre fra cui “Forte Piano: Le forme del suono” a cura di Achille Bonito Oliva, all’ Auditorium Parco della Musica di Roma, “History repeats itself” a cura di Gianluca Ranzi alla Galleria MUDIMAdrie, Anversa, “Lost in Chaos” a cura di Rossella Farinotti al Palazzo delle Stelline di Milano e “Food R-evolution. Des teu pa en faràs sopes” all’Istituto Cervantes di Berlino.Ha vinto il premio AECA come migliore artista spagnolo rappresentato ad ARCO Madrid nel 2014.